Le soluzioni saline sature sono miscele omogenee di acqua distillata e un sale puro. Esse possono essere utilizzate per generare e mantenere specifici valori di umidità relativa all’interno di contenitori sigillati. Grazie a ciò possono essere utilizzate anche per verificare e tarare strumenti per la misura di umidità. Il valore di umidità generato varia a seconda del sale usato nella soluzione e (in misura diversa per ogni sale) anche al variare della temperatura: per un uso corretto di questi dispositivi è quindi fondamentale operare in condizioni di temperatura costante (va controllato anche l’irraggiamento: è da evitare la luce diretta del sole sulla soluzione prima e durante l’utilizzo).
Come suggerito dal nome, per operare correttamente queste soluzioni devono essere “sature”: l’acqua in esse contenuta deve cioè aver disciolto la massima quantità di sale che le è possibile. Per assicurarsi di ciò è necessario che nel contenitore sia presente del sale non disciolto. Il contenuto di una soluzione salina satura si presenta quindi diviso in due fasi: una solida costituita da sale non disciolto e una liquida costituita dall’acqua satura di sale. Se ad un esame visivo non si possono osservare le due fasi distinte, la soluzione non è satura e non genera l’umidità attesa.
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